Research report

Radikalisierungen vorbeugen : Zusammenarbeit zwischen Staat und muslimischen Organisationen

    2019

43

Italian La radicalizzazione legata all'islam è una delle principali fonti di preoccupazione sia per le autorità che per i membri della società civile, musulmani e non. Come sottolinea la Rete integrata Svizzera per la sicurezza, le misure di prevenzione non possono essere ridotte a disposizioni giudiziarie o penali, ma devono includere il lavoro di altri tipi di attori, come ad esempio le associazioni musulmane. La prevenzione deve far parte di una strategia globale e interdisciplinare in cui ogni partner può ricoprire un ruolo specifico. Collaborazione e interdisciplinarità sono due parole chiave della prevenzione. Oltre alle linee guida del Piano d'azione nazionale, alcune raccomandazioni chiudono questo quaderno tematico. Esse intendono coinvolgere le parti in causa nello sviluppo di misure che riguardano la società nel suo insieme. In primo luogo, se l'adozione di una strategia globale è un imperativo, le strutture di prevenzione, di distacco dal radicalismo e di reinserimento devono essere sviluppate a livello locale. La conoscenza delle reti, dei problemi e delle vulnerabilità locali è essenziale per supervisionare e (ri-)socializzare una persona a rischio. Queste strutture devono anche prendere in considerazione l'apertura di spazi di disucssione, in cui i giovani possano esprimere il loro disagio senza essere giudicati. Per invertire un processo di radicalizzazione, l'ascolto empatico delle sofferenza è fondamentale. Infine, è anche necessario che queste strutture si occupino del sostegno alle famiglie e ai loro cari. Infatti, un padre o una sorella preoccupato/a per sua figlia o suo fratello deve potersi sentire al sicuro in queste strutture e non temere che le sue azioni siano viste come una denuncia della persona in questione alla polizia. In secondo luogo, è importante cercare di individuare i diversi motivi da cui può scaturire un processo di radicalizzazione e non ridurre la problematica al solo salafismo (o all'islam). Il salafismo, al contrario di quello che viene detto, non è sempre l'accesso privilegiato alla radicalizzazione. Frustrazione, sentimenti di ingiustizia e umiliazione svolgono un ruolo chiave nella radicalizzazione. L'ideologia salafista gioca spesso un ruolo minore nelle prime fasi del processo. La sua importanza consiste nel legittimare un discorso binario « voi » contro « noi » e nel giustificare dei comportamenti e delle azioni che possono derivarne. In terzo luogo, le associazioni islamiche devono assumersi maggiori respon- Riflessioni conclusive sabilità e organizzarsi in centri di diffusione di conoscenze teologiche radicate. È importante che affrontino questioni spinose come il jihad armato e la violenza. È controproducente negare che il jihad armato sia stato praticatonell'islam o « dire a un giovane che vuole andare in Siria (.....) che il profeta Maometto non ha usato la violenza. Perché non è vero »(AlDe'Emeh, p. 258). È loro dovere prendere in considerazione i passaggi critici della storia islamica e rimetterli nel loro contesto: non solo temporale, ma anche situazionale. L'obiettivo è quello di incoraggiare il giovane a riflettere sulle condizioni in cui la violenza è praticata e alla sua legittimità in un contesto completamente diverso. Un ruolo più attivo dovrebbe essere intrapreso anche per decostruire la rappresentazione caricaturale e violenta del jihad, per ricollocare questo concetto nel contesto storico del Corano e dell'espansione territoriale delle prime dinastie musulmane. Le associazioni musulmane hanno anche un ruolo da svolgere nel promuovere un'appartenenza positiva sia alla comunità che alla società, di persone di fede musulmana a rischio In quarto luogo, le funzioni dei leader religiosi, siano essi imam, accompagnatori spirituali, insegnanti religiosi, ecc. devono essere professionalizzate e meglio sostenute finanziariamente. Guidare una comunità religiosa nella sua pratica, sostenerla nelle situazioni di lutto, accompagnare le persone in ospedale, nel fine vita o in detenzione, insegnare la storia religiosa, adattarsi pedagogicamente al proprio pubblico (bambini, adolescenti, adulti) nella trasmissione della religione, sono ambiti che ancora oggi vengono troppo spesso occupati da persone di buona volontà che non sempre sono teologicamente, metodologicamente, pedagogicamente o didatticamente attrezzate. Data l'importante presenza di musulmani in Svizzera (500'000), è diventato importante favorire la professionalizzazione delle funzioni di leadership religiosa nelle associazioni.
Collections
Faculty
Rectorat
Department
Centre Suisse Islam et Société
Language
  • Italian
Classification
Religion, theology
Series statement
  • CSIS-Papers ; 2
License
License undefined
Identifiers
  • RERO DOC 330257
Persistent URL
https://folia.unifr.ch/unifr/documents/309179
Statistics

Document views: 152 File downloads:
  • a5_szig_themenheft_2_radicalizzazione_web.pdf: 88